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DECRETO “LIQUIDITA’ ALLE IMPRESE”

PRIME INFORMAZIONI

Il Consiglio dei Ministri, nel corso della riunione tenuta ieri, ha approvato l’atteso decreto detto “liquidità alle imprese” : con riserva di poter leggere il documento ufficiale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, dalle informazioni diffuse dagli organi di Governo, il decreto in questione prevede varie forme di finanziamento a favore sia di micro imprese e lavoratori autonomi e sia di imprese piccolo – medie e grandi, con vari limiti di importo e specifiche modalità di “istruzione” delle posizioni di affidamento da parte delle banche delegate; assicura inoltre la copertura della garanzia statale, totale per finanziamenti sino a 25.000 euro e parziale – con varie modulazioni quantitative – per le erogazioni che interessano le PMI e le Grandi Imprese.
In particolare, per i finanziamenti sino a 25.000 euro, sono previsti tempi rapidi ed una procedura automatica, esonerando gli istituti bancari da ogni obbligo di istruzione dettagliata per la determinazione del “credito bancario” assegnabile al richiedente.
Rischio di intempestività per i finanziamenti di maggior peso, sia per gli oggettivi necessari tempi occorrenti per un ponderato svolgimento della pratica di affidamento e sia per quelli che saranno i criteri adottati; se da un lato saranno ancora primari i criteri di garanzia offerti, dall’altro dovrà far premio la bontà dell’idea imprenditoriale da sostenere; da considerare inoltre che una rilevante quota di finanziamenti sarà gestita dalla SACE (società per azioni del gruppo Cassa Depositi e Prestiti) indirizzata al sostegno delle attività di esportazione : orbene, tale tipo di sostegno è considerato dalla normativa comunitaria “aiuto di Stato”, e come tale dovrà essere autorizzato dalla Comunità Europea, con tutte le conseguenze del caso, atteso il non facile clima di “tesa interlocuzione” attualmente corrente tra i vari paesi europei : su tali problematiche ci riserviamo quanto prima di svolgere alcune riflessioni.
Il decreto ha anche come oggetto i seguenti provvedimenti.
In campo fiscale e previdenziale:
– sospensione dei versamenti IVA e concessione di agevolazioni in tema di ritenute d’acconto su ricavi e compensi percepiti in aprile e maggio per professionisti e imprenditori con ricavi o incassi inferiori a 400.000 euro;
– non comminazione di sanzioni e interessi connessi a versamenti di acconti per l’anno 2020;
– sospensione – per aprile e maggio – dei versamenti di ritenute e contributi previdenziali e dell’IVA per alcune categorie di operatori economici, in relazione ai compensi o ricavi dell’anno 2019 e al calo rilevabile per i mesi di marzo e aprile 2020 rispetto ai corrispondenti mesi dell’anno 2019.
Inoltre, è stato deciso il differimento dell’entrata in vigore di buona parte della normativa sulla “crisi d’impresa” e la sospensione di quella connessa alla salvaguardia del capitale sociale delle società, in relazione ai negativi effetti dell’attuale crisi sanitaria.
Infine, viene rafforzato il c.d. “Golden power”, cioè il potere di controllo e di intervento che lo Stato può esercitare sulle operazioni societarie “ostili” nei confronti di “settori strategici” per impedirne ogni acquisizione di controllo da parte di soggetti stranieri.
Questa l’estrema sintesi oggi traibile dell’atteso provvedimento, fatta salva ogni più approfondita lettura del testo definitivo.

Chiavenna, lì 7 Aprile 2020

Dott. Giacomo Dino Trinchera

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